Ciao, sono Andrea e ho scoperto una cosa che mi ha cambiato la vita.
Ho scoperto che quando si è concentrati si lavora meglio. Pazzesco, vero?
Dopo questa intuizione mi sono chiesto: cosa risucchia la mia concentrazione quando sono al lavoro? Cercare la risposta ha richiesto una buona dose di auto-osservazione, ma ne è valsa la pena.
Il primo indiziato è stato il telefono ma è stato scagionato subito: aveva un alibi di ferro. Di fatto quando lavoro uso solo il computer e il telefono diventa irrilevante al punto che spesso lo dimentico nell’altra stanza. Lui non ha colpe.
Quindi ho pensato ai social network che quando si parla di attenzione sono la gang più pericolosa, sempre pronti a rubarne un pò. Ma il mio batman interiore fa un ottimo lavoro e li tiene a bada. Non posso dire che a volte non facciano qualche piccolo furto, ma parliamo di situazioni rare e circostanziate: non bazzico molto i social.
È stato un duro colpo scoprire che il nemico era più vicino di quanto pensassi, era in casa, era un compagno di viaggi. Il nemico erano le inbox.
Già. Telegram, le mail, i commenti di YouTube. Amici, clienti, colleghi.
Non solo mi distraevano richiamando continuamente la mia attenzione, ma alcune volte avevano un impatto emotivo che mi rallentava: buone notizie, idee, problemi da risolvere, brutte notizie.
Avevo capito: ogni switch mentale consumava qualche goccia di energia e il risultato era trovarmi a sera stanco e con la sensazione di non aver combinato niente.
A questo punto voi direte: benone, hai capito che le inbox erano un problema e lo hai risolto dandoti delle regole, tenendole aperte sono in determinati momenti. Bravone davvero. Giusto?
Sbagliato.
Il problema è che quelle inbox SONO il mio lavoro. Non posso tenerle chiuse perché capita spesso di dover scrivere una mail, inviare un messaggio su Telegram o fare delle robe su Youtube. Ed ogni volta c’è un messaggio pronto ad attirare la mia attenzione.
Allora ho dovuto hackerarle. Dovevo arrivare ai messaggi che mi servivano scansando quelli a cui servivo io.
E ci sono riuscito.
Per la mail (con Gmail) ho installato Inbox When Ready che mi nasconde la Inbox. Io entro, scrivo la mail, cerco un messaggio e la inbox se ne sta lì, nascosta dietro a un bottone che posso cliccare al bisogno (l’estensione tiene il conto dei click e l’obiettivo è scoprire la inbox massimo 2/3 volte al dì).
Per Youtube ho installato UnHook, che è forse l’estensione più preziosa che conosco: nasconde il feed della homepage, i video suggeriti e - importantissimo - la campanella con le notifiche dei messaggi ricevuti.
Su Telegram ho fatto una cosa un po’ più incasinata basata sulle cartelle e i messaggi salvati.
Di queste soluzioni e del percorso che mi ha portato a sentirne il bisogno ne ho parlato nel Podcast Segreto, se volete approfondire.
E bon, cominciamo!
Nathaniel Rateliff è quello che metto nelle orecchie prima di un evento, un live streaming, un webinar. Mi fa stare bene.
Cose che ho fatto
Vi ho raccontato DaVinci Resolve in ~10 minuti, così vi fate un’idea se la guida completa vi fa paura.
Vi ho spiegato come funziona Transition Table su OBS.
Alessio ci ha aggiornati sulle fotocamere da comprare a maggio.
Su Brainstorming, una bellissima puntata su come costruire una community.
Con Anna abbiamo bellato anche questa volta e con Matteo abbiamo parlato di attenzione.
E poi c’è in canna una direttona: la Partita IVA per creatori di contenuti, con gli amici di FiscoZen.
Cose che ho scoperto
C’è Photopea, una specie di photoshop online gratis. Ripeto: una-specie-di-photoshop-online-gratis.
Vi siete eccitati con Integromat e volete sapere quale sarà la prossima cosa ad esaltarvi? n8n.
Se invece siete andati al supermercato e avete dimenticato le icone, ce n’è una collezione open source.
Autopilot è l’applicazione che promette di farvi fare sempre la cosa giusta, al mattino.
Vi serve un planner settimanale online bello e minimale? Eccolo.
E infine, se oggi non avete vi siete ancora arrabbiati/e potete tentare una partita ad Hatetris, il tetris che vi dà sempre il pezzo peggiore possibile.
Persone a cui sono grato
Grazie di cuore a Pietro Canu e Martino Campioni che salgono a bordo su Patreon e finanziano questo progetto.
In questi giorni mi sono intrippato con l’Antica Roma e se va avanti così finisce che mi imparo il latino, col canale in latino di Irene.
Ma grazie, grazie anche a voi!
Andrea
E anche questa edizione la cito nella FastLetter, oramai è un must :D
Sempre preziosissimo !