Ciao, sono Andrea e questa mattina ho fatto i compiti con Olivia.
Olly è la mia figlia di mezzo, ha sette anni, è bellissima e intelligente ed è fottutamente ribelle.
Credo sia la figlia che più di tutti - purtroppo per lei - ha preso da me.
È quella con cui litigo più spesso, probabilmente per quella regola secondo cui i difetti degli altri ci fanno arrabbiare di più quando somigliano ai nostri.
È brava a scuola. Solo è un po’ (tanto) disordinata. Il vero punto debole è quando deve colorare i disegni. Quella cosa la odia.
Oggi, mentre la sgridavo perché deve colorare dentro ai bordi, pensavo a me quando avevo la sua età. Pensavo a quanto odiavo colorare: i bordi sono sempre stati un problema.
E poi pensavo a quanto fin da piccoli veniamo costretti a stare dentro ai bordi (maestri e maestre all’ascolto non prendetevela: è una metafora 😅).
Pensavo che poi interiorizziamo i confini e, da adulti, diventano limiti che ci mettiamo da soli. Pensavo a quanto restiamo dentro ai confini per fare contenti gli altri.
Pensavo ai confini che ho superato nella vita, anche se faceva paura. Alle volte che ha fatto male e a quando ho trovato qualcosa di buono. In tutti i casi ne è valsa la pena.
Penso al mio lavoro, penso a quando accompagno le persone: quasi sempre si tratta di darsi la mano e superare un confine.
Penso che molti confini sembrano insuperabili ma in realtà sono solo nella nostra testa.
Sono orgoglioso della mia piccola Olly.
Sono orgoglioso del suo essere ribelle, sono orgoglioso quando non sta dentro ai bordi e sono orgoglioso - anche se mi fa incazzare - del suo disobbedirmi.
Ho fiducia in lei e so che questa testa dura la porterà a fare cose buone, nella vita.
Quanto a noi, forse vale la pena rischiare, fare cose che fanno paura, prendere qualche batosta, cadere, rialzarsi, provarci, fallire, provarci ancora. Uscire dai confini.
Forse vale la pena sconfinare.
Cominciamo!
Questa settimana ho conosciuto (di persona) La Mandirola ed è stata subito mia-nuova-cantante-preferita (anche su Spotify).
Cose che ho fatto
Con Giacomo vi abbiamo raccontato come creare un e-commerce, gratis, con Wordpress e Woocommerce.
Ho raccolto un po’ di riflessioni già dette in diretta sui motivi per cui ho lasciato Twitch.
Su Instagram, vi ho detto come monetizzare un progetto, come parlare (bene) in video e sopratutto… come guadagnare di più!
Con Matteo, Vale e Marvi abbiamo parlato male di Linkedin e in generale di come usare bene i social per lavoro.
Con Anna e la meravigliosa Mandirola abbiamo bellato e abbiamo cantato.
Cose che ho scoperto
Ora che la mia carriera su Instagram è lanciata, mi compaiono tutti i tools possibili e immaginabili. Ad esempio quello per pubblicare a partire da Notion.
Vi serve un foglio di calcolo (tipo Excel) online da usare al volo? Provate Tinysheet.
Bangle è l’ennesimo coso per prendere le note, ma ha molte caratteristiche simili ad Obsidian (ve lo avevo detto che Obsidian avrebbe cambiato le cose).
Vi farà strano, ma l’altro giorno ho speso 10 minuti buoni a leggere parole (in inglese) che non esistono.
Amate i videogiochi e addirittura vorreste realizzarli, ma non sapete programmare? Construct 3 vi farà 🤯 il cervello.
Marvi Santamaria è una di quelle belle persone che sono entrate nella mia vita da quando faccio questa cosa che è parlare in un microfono. Ha fatto da poco una newsletter in cui parla di strategie sui social network. Ha parlato in qualche modo di me praticamente in 4 mail su 4 e considerato che dopo 4 bollini la pizza è gratis - oltre che essere molto bella la newsletter - io ve la segnalo.
Scusate, io ce la metto tutta!
A presto,
Andrea
È brava Olly, ha fatto un bel lavoro. Che è un libro si vede bene, e poi l’ha anche scritto. Che vuoi di più?
Non bisogna insegnare ai bambini a stare dentro le righe, ma leggere attraverso, sopra e sotto, come nella musica. Le note stanno attraverso sopra e sotto. Inoltre le righe sono formate da migliaia di punti e i punti sono formati da migliaia di puntini e i puntini sono formati da migliaia di punticchi e i punticchi… I maestri, gli insegnanti, si facciano carico di preparare queste perle, alla vita e al ragionamento e sopratutto alla curiosità.
Oggi si dice che la scuola deve preparare al mondo del lavoro. Io dico che è sbagliato, bisogna preparare al mondo alla vita e al bisogno del sogno.
Alla vita e poi sapere che il lavoro fa parte della vita. Vita,Scancelliamo le righe. 👆
Corri Olivia! Corri!
Andrea adesso ci devi proprio pensare a scrivere un libro.