Ciao, sono Andrea e questa settimana ho guardato (più volte) questo video di Lama Michel.
Il video è bello tutto, ma c’è un passaggio che trovo particolarmente potente. È quando dice: dobbiamo pensare alle nostre scelte non come conseguenze del nostro passato, ma come cause del nostro futuro.
Woah.
Penso a quante volte giriamo il mestolo nella minestra del passato, sprecando energie mentali nelle ipotesi su come poteva andare.
Ma la vita è andata come è andata: per quanti sforzi facciamo, il passato non cambierà.
Penso a quante volte usiamo il presente come scusa per giustificare la nostra insoddisfazione: ci sentiamo frustrati o frustrate a causa delle situazioni che viviamo, come se la colpa fosse di qualcun altro.
Troveremo sempre un lavoro, una situazione, una persona a cui attribuire le nostre insoddisfazioni.
Penso a quante volte ci raccontiamo: “sono fatto o fatta così”, “tanto non posso cambiare”, “non posso uscire da questa situazione”.
Di certo le cose non succedono, se le riteniamo impossibili.
(Non fatemi tirare fuori la storia del tutto scientificamente inaccurata del calabrone che secondo le leggi della fisica non potrebbe volare, ma lui non lo sa e vola. 😝)
Il punto è che spendiamo un sacco di tempo ed energie a rimuginare sul passato e a lamentarci del presente.
E dimentichiamo di farci la domanda più importante di tutte.
Cosa.
Voglio.
Dalla.
Vita.
Quanti e quante vivono l’intera esistenza senza mai domandarselo? Quanti e quante lo danno per scontato?
Rispondersi è difficile, ma cambia la vita.
Perché quando capiamo davvero cosa vogliamo, quando lo capiamo nella parte più profonda del cervello, dello stomaco e del cuore è come se ogni cellula del corpo si allineasse in una direzione.
È una sensazione dirompente.
E poi davvero, ogni giorno, con scelte piccolissime e ordinarie, diventiamo la causa della vita che vivremo domani.
E ora vogliate scusarmi, che devo diventare la causa delle prossime cose che imparerete: cominciamo!
Ve ne ho già parlato, ma vi ri-linko Aalson, giovane musicista elettronico col quale lavoro spesso e in compagnia del quale ho scritto questa newsletter.
Cose che ho fatto
Vi ho spiegato come fare un video al giorno senza uscire fuori di testa.
Con il mio amico Alessio vi abbiamo insegnato a usare forse il miglior programma per fare streaming col Mac.
Ho raccolto tutte le cose su Reaper per fare Podcasting che ci ha insegnato Francesco Bonalume in un’unica, completissima e piccante come il kebab, guida.
Con Vale e Matte abbiamo suggerito l’omicidio come valida modalità per risolvere i problemi.
Cose che ho scoperto
Vi piace Calendly per programmare facilmente i vostri appuntamenti ma siete tirchi? Eccone uno gratuito!
Un po’ tecnica del pomodoro, un po’ to-do list, un po’ planner: questo Llama Life potrebbe quasi piacervi.
Grist promette di migliorare il modo in cui ci relazioniamo ai fogli di calcolo (tipo Excel). Non ho avuto tempo di guardarlo, fatelo voi!
C’è questo servizio che prende i dati di Google Analytics e li “traduce” perché siano più rapidamente comprensibili.
Io non amo le app che ricreano virtualmente degli uffici per farci sentire vicini-anche-se-siamo-lontani. Ma il mondo è pieno di brutte persone, se lo siete magari vi interessa Kosy.
Vi saluto, vi ho già tenuti fin troppo!
A presto,
Andrea
Andrea, in pratica sono solo parole malmesse di Lama Michel, Lama di cosa poi? 😁
La conseguenza di ciò che sei è ciò che sei stato, ciò che sei è ciò che sarai.
Funziona e te la dico in sintesi poiché la gente ruba e si prende i meriti di ciò che non conosce. Mentre la mente viene accantonata, scartata e non presa in considerazione.
Franco
Ho letto: “calabrese che secondo le leggi della fisica non potrebbe volare” chiedendomi, perplesso, «perché?» 🤷🏻♂️