Ciao, sono Andrea e mi piace farvi arrabbiare.
L’altro giorno lo psicologo mi ha fatto fare un test di personalità e ho scoperto due cose interessanti: la prima è che arriverà il momento in cui il dizionario assocerà il mio nome alla voce disagio, la seconda è che un tratto di personalità che mi caratterizza è quello antisociale.
Non l’avreste mai detto, eh? Tra le altre cose vuol dire che, sintetizzando un po’, provo un sottile piacere nel farvi incazzare.
Quindi perché non onorare la mia personalità raccontandovi ciò che penso di uno dei “valori” su cui, apparentemente, si basa la nostra società?
La coerenza.
Penso che essere coerenti faccia più male che bene.
Ora, mentre il disaccordo si impossessa della vostra anima, provo a spiegarvi i motivi.
Intanto perché il più delle volte usiamo il termine “coerenza” per difendere le nostre rigidità.
È giusto sforzarsi di avere un pensiero logico che sia internamente coerente, che rispetti i principi causa-effetto e quelle cose là.
È anche giusto mettere in pratica della azioni coerenti con i nostri obiettivi.
Ma ogni volta che qualcuno mi ha detto “sono una persona coerente” in realtà mi stava dicendo “non cambio idea”. Ed è un vero peccato non cambiare idea.
C’è un problema. Il problema è che - mamma mia quante brutte notizie ogni volta in questa newsletter - la realtà è troppo complicata e il cervello troppo fisiologicamente limitato per comprenderla tutta.
Ogni volta che siamo coerenti, lo siamo con quella minuscola parte di realtà che vediamo e crediamo di aver capito. Ci precludiamo di esplorare la parte restante, che è immensa.
Spesso ci nascondiamo dietro la coerenza per non fare lo sforzo di capire il punto di vista dell’altro (sono coerente con le mie opinioni), per non ammettere che stiamo sbagliando strategia (sono coerente con le mie scelte).
Se smettiamo di nasconderci, possiamo provare ad abbracciare la complessità della vita accettando di essere persone in crescita dentro un universo in movimento.
Possiamo valutare le persone, le situazioni, le scelte in base a ciò che sono e non in base a quelle due minchiate che ci sembra di aver capito.
(Pensate che il Principio di Coerenza è un bias studiato in psicologia e sfruttato per la persuasione.)
L’altro giorno la mia amica Sabri diceva che mi proporrebbe come Presidente della Repubblica. A me sembra una una proposta del tutto ragionevole. Una delle mie prime battaglie sarebbe abolire il valore della coerenza.
Saremmo tutti obbligati per legge a valutare caso per caso, a metterci nei panni degli altri, a rafforzare l’empatia, a limitare i giudizi, a cambiare idea, a guardare le cose da altri punti di vista, a mettere in gioco le nostre opinioni, a chiedere scusa.
Mettersi in gioco è un bel casino, ma ne vale la pena.
Sarei il primo presidente antisociale della storia, vi bombarderei di pipponi esistenziali e userei la mia figura retorica preferita - l’iperbole - per fare discorsi estremi e ampliare a dismisura il mio potere di fare incazzare la gente.
Cominciamo!
Ho scoperto ieri Michael Shynes grazie a questo gran video di Luc Bergeron e non esagero se vi dico che ho ascoltato una cinquantina di volte questa canzone.
Cose che ho fatto
Un sacco di podcast, ho fatto.
Su C² abbiamo chiesto come funziona un network ad uno che ce l’ha e come si comincia da zero ad uno che ne sa.
Su Negati abbiamo capito come ci si organizza e come si gestiscono le cose che vanno storto.
Con Giorgione Taverniti abbiamo lanciato un progettino: Diario di 2 Creator.
Con Sportello Creator abbiamo dato (altre) risposte fiscali.
Vi ho fatto vedere come ho ottenuto una connessione 4g decente per lo studio.
Su Instagram, vi ho mostrato 6 app per fare le cose e 5 per vendere corsi online.
Cose che ho scoperto
ZipMessage è uno strumento per comunicare con colleghi e clienti tramite video-messaggi asincroni.
Omni mette il turbo a Google Chrome grazie alle scorciatoie da tastiera.
Se dovete scrivere una nota al volo, Notrix non è male.
Se dovete scrivere una nota non al volo, Flomo dice che vi aiuta a focalizzarvi sul flusso di pensieri.
Akiflow mette insieme la todo list e il calendario.
Listener migliora le videochiamate su Zoom.
Infine, per il vostro weekend, la mappa più completa che abbia mai visto sui bias psicologici.
Grazie a Valeria Bobbio e Alberto per il loro sostegno su Patreon / Youtube / Twitch.
Grazie che mi sopportate anche se il disturbo antisociale mi porta a non essere simpatico!
A presto,
Andrea
Grande! Sulla coerenza non so se sono d'accordo
Di sicuro mi hai fatto pensare, ci dormirò su.
Una cosa però è da dire, apprezzo la sottigliezza con cui per mostrarti coerente al profilo antisociale,
parli di come non credi nella coerenza 🤣🤣🤣 è Geniale! Grande!!
Infondo c'è anche un bias secondo il quale non siamo in grado di riconoscere i Bias di cui siamo vittima 🤷♂️🤯
Alla fine siamo belli così perfetti nell'essere imperfetti
Primo ministro, così avresti il potere esecutivo