Ciao, sono Andrea e da qualche mese faccio meditazione.
Partiamo col dire che chiamarla “meditazione” è un insulto alla verità. La verità è che: mi siedo sulla poltrona rosa vintage perché fa bello, incrocio le gambe perché fa buddha, metto un timer da 10 minuti (uso Tabata Timer, un completissimo timer per iPhone o Android), chiudo gli occhi, comincio a contare i respiri concentrandomi su di essi, al secondo respiro comincio a pensare ad altro, dopo 10 minuti suona il timer e io mi rendo conto che non ho fatto altro che pensare ai fatti miei.
Poi ho capito che meditare è proprio questo.
Per carità, forse me la sto aggiustando un po’, ma ho capito che meditare non è una cosa trascendentale tramite cui raggiungere un livello di conoscenza superiore ma è stare nel disordine mentale e riconoscerlo. Tutto qui.
L’ho capito anche grazie alle 10 lezioni introduttive su Clarity.
Insomma, meditando ho scoperto di avere una skill (voi grammar nazi dal vocabolario ridotto la chiamereste “competenza”) preziosissima di cui non mi ero mai reso conto: la capacità di osservare la mia stessa mente.
Ecco, se devo dire una cosa che probabilmente mi ha reso la persona intelligente, simpatica, bella, dall’enorme successo e pazzescamente umile che sono, quella cosa è stata osservare la mia mente.
Osservare la mente ci rende persone migliori perché - per esempio - ci aiuta a:
riconoscere i bias mentali e quindi prendere decisioni migliori;
capire e accettare le emozioni che ci muovono;
individuare e razionalizzare le paure che ci bloccano.
Se volete, vi lascio due compiti a casa:
Ogni giorno vi mettete un timer di 10 minuti, vi sedete comodi, chiudete gli occhi e vi concentrate sul respiro. Non resterete concentrati sul respiro oltre qualche secondo e da lì in poi, mentre tentate invano di ri-concentrarvi sul respiro, osservate quello che succede alla vostra mente.
Vi prendete un’app di quelle che suonano ad intervalli random - cercate tipo “Mindfulness Bell” e ne trovate a decine - e quando suona la campana vi domandate: “cosa stava facendo la mia mente in questo momento?”.
E bon, cominciamo!
Mi è piaciuto davvero un sacco l’ultimo album di MACE, e da qualche parte (tipo su Spotify) ne trovate una versione con le sole basi musicali che è una specie di lofi all’ennesima potenza.
Cose che ho fatto
Con Giuseppe vi abbiamo fatto un corso gigante su Adobe Premiere.
Vi ho spiegato come usare Active Campaign per fare e-mail marketing.
Vi ho insegnato a usare Timestripe, una gran bella applicazione per raggiungere gli obiettivi.
Con Debora vi abbiamo insegnato a usare Evernote, il più famoso software per prendere le note.
Vi ho fatto vedere il mio vero verissimo calendario editoriale.
Vi ho mostrato come andare in diretta su Telegram con OBS, StreamYard, etc.
Vi ho spiegato come creare gli stickers su Telegram.
Su C2 abbiamo intervistato la bravissima filmmaker Dalilù e due gran creator: Dellimellow e Matteo Saudino.
Con Sportello Creator vi abbiamo spiegato come aprire la partita IVA in autonomia, se proprio ci tenete.
Su Diario di 2 Creator con Giorgione vi ho raccontato cosa bolle in pentola per i prossimi mesi.
Coi Negati abbiamo parlato di Obiettivi, Gestione del Tempo, come abbiamo vissuto da freelance pandemia e guerra.
Infine, sono stato intervistato da Simona su Psicologi nella Rete e ho parlato di come imperfetto è meglio che perfetto.
Cose che ho scoperto
Cominciamo facendo arrabbiare i fotografi con Watermark Remover, un coso che vi toglie i watermark con l’intelligenza artificiale. Usatelo con buonsenso!
Se poi togliere i watermark non vi basta ma volete togliere QUALSIASI COSA da un’immagine, ecco Magic Eraser.
Supernotes è un bell’applicativo per prendere le note (simile a Notion).
Con FileDoge potete inviare file giganteschi, anche illimitati!
Bio.link è una bella alternativa a Linktree.
Kairn è un’app per gestire progetti, da soli o in team.
Postr converte i post dei social in immagini (ad esempio se volete condividere un post di Twitter su Instagram).
Fidgetpage è una pagina con un fidget spinner. Sempre utile.
Grazie che mi aiutate a trovare la mia strada!
A presto,
Andrea
Beh! Sai, meditare è una pratica, che, come tutte le pratiche, per impararla va praticata. All’inizio non si è molto pratici, ma praticandola si diventi praticamente pratico. In pratica con la pratica t’impratichisci.
Pratico no?
Ti ringrazio perché hai parlato con la tua consueta ironia di una pratica che trovo ampiamente abusata nella comunicazione dei creator.
Non ho mai capito come si possano dedicare solo dieci minuti a qualcosa che dovrebbe aiutare a fare riordino in se stessi e che tra l'altro richiede una pratica maggiore.
Ovviamente i seguaci delle micro-abitudini mi metterebbero a posto dicendomi che sono proprio quei 10 minuti che fanno la differenza. E io mi devo stare, perché non essendo capace di adeguarmi al movimento (micro-abitudini e meditazione) posso criticarlo esternamente solo in maniera superficiale.
Dal canto mio, continuerò a scrutarmi dentro come ho sempre fatto, ovvero sotto la doccia, mentre cammino, mentre mangio, mentre sono in intimità, prima di addormentarmi e insomma in qualsiasi momento della mia vita che i "sovrappensatori" come me vivono come una meditazione continua 😄
PS: ti sto leggendo sulla nuova appa di Substack che attendevo da una vita... e non mi fa impazzire (non la tua newsletter, la app)